9 italiani su 10 vogliono una bici elettrica.

L’88% degli italiani valuta l’ipotesi di comprare una bici elettrica. È questo uno dei risultati di un sondaggio promosso da Shimano nelle scorse settimane. Si tratta sicuramente di un dato significativo, che fa capire che la voglia di bici in Italia c’è, e ancora di più se si tratta di una bici elettrica che toglie la paura della fatica. È un messaggio forte che in queste settimane dovrebbe essere ascoltato con particolare attenzione da chi si è appena insediato nei Comuni italiani, e da chi sta per farlo dopo i ballottaggi: la voglia di bici non è confinata solo a pochi “estremisti”, e facilitare la mobilità sulle due ruote a pedali è un modo per costruire consenso (e più voti alla prossima elezione).

Al di là di questo, c’è però un problema: il 64% degli intervistati (2 su 3) è disposto a spendere fino a 1000€ per acquistare una bici elettrica. Mille euro sono una cifra non indifferente, e per molte famiglie si tratta di una spesa da valutare con attenzione. Ma per una bici elettrica da usare quotidianamente in città (o anche per cicloturismo) sono pochi. È ancora necessario far passare due messaggi:

1) Come per tutte le cose, risparmiare troppo fa spendere di più. Con meno di 1000€ è difficile acquistare una bici elettrica con componenti di qualità e duraturi. Si rischia di trovarsi appiedati dopo poche settimane o mesi, magari con una batteria difettosa

2) Se si usa veramente una bici elettrica come mezzo di trasporto principale, magari al posto di una (seconda, o terza…) automobile in famiglia, le spese generali di gestione si abbattono comunque enormemente: è una spesa che vale la pena fare.

In quest’ottica, le superofferte di “bici elettriche” che si trovano nei grandi magazzini a pochissime centinaia di euro sono deleterie, in quanto vanno ad ammazzare il mercato e a svalutare questi mezzi agli occhi del grande pubblico.

Basti pensare che in paesi ciclisticamente più acculturati come i Paesi Bassi, il prezzo medio di una bici elettrica è di 2000€. E se ne vendono 276’000 all’anno! (Da noi, con una popolazione molto maggiore, se ne sono vendute 56’000 nel 2015; non abbiamo informazioni sul prezzo medio ma è sicuramente molto inferiore). Insomma, nei Paesi Bassi hanno capito che le bici elettriche (ma vogliamo dire le bici in generale) sono un vero e serio mezzo di trasporto sul quale vale la pena investire.

Insomma, il potenziale per questi mezzi in Italia è enorme. Se i tradizionali produttori di bici in Italia non sono riusciti negli scorsi decenni a “fare lobby” e premere per una maggiore attenzione verso le due ruote da parte dell’amministrazione pubblica, è importante notare che i più grandi attori nel settore delle bici elettriche (con l’eccezione di Shimano stessa) provengono da settori completamente estranei al mondo della bici: basti pensare a Bosch, Yamaha, Brose, ma anche in scala più piccola ad aziende come Wayel e Askoll che hanno fatto grossi investimenti. La sponsorizzazione da parte di Bosch dell’Italian Green Road Award fa ben sperare.

Tornando al sondaggio promosso da Shimano, altri dati sono interessanti. Solo il 36% pensa alla bici elettrica come un modo per “tenersi sempre attivo e in movimento”, mentre il 56% vorrebbe usarla per coprire lunghe distanze casa-lavoro: questo conferma che la bici elettrica è vista come un mezzo utile, e non come un mezzo “sportivo” (nonostante il miniboom delle mtb elettriche). Per il 25% degli intervistati il vantaggio principale è la possibilità di pedalare senza stancarsi, che è vero fino a un certo punto, visto che bisogna comunque spingere sui pedali per far andare la bici; il 20% apprezza la possibilità di andare più veloce di una normale bicicletta (anche questo è vero fino a un certo punto, visto che vige il limite di 25 km/h per la pedalata assistita).

“La scommessa per il futuro è la bici elettrica”, commenta Ilaria Deidda, Marketing Manager di Shimano Italy Bycicle Components srl. “Sicuramente è il mezzo di trasporto più richiesto, in quanto consente di pedalare e muoversi senza sudare e senza fatica: allo stesso tempo permette di mantenersi in forma e di rispettare l’ambiente. Il nostro sistema per biciclette elettriche a pedalata assistita è pensato per rispondere a qualsiasi esigenza sociale e ambientale e per garantire il massimo in termini di prestazioni e affidabilità. L’e-bike garantisce il benessere e la salute sia della persona attraverso l’attività fisica che della comunità perché rende le città molto più vivibili. Dal bike sharing alla bici elettrica, questa è la nuova frontiera della mobilità sostenibile”.

L’indagine è stata condotta nel mese di aprile 2016 su un campione di 1000 persone dai 15 anni in su residenti in Italia.

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