Il mercato delle bici elettriche è in grande espansione, e i produttori offrono sempre nuovi modelli per raggiungere un numero maggiore di clienti. Poiché ultimamente le bici elettriche sono “di moda”, sono sempre più frequenti le offerte di bici elettriche economiche. Sono offerte veramente convenienti? Come evitare di incorrere in delusioni?

Prima di tutto …

Prima di tutto, sgombriamo il campo da un possibile equivoco: non stiamo parlando qui delle “bici elettriche” (fra molte virgolette) da poche centinaia di euro, offerte in vendita nei supermercati, o da rivenditori poco seri.

Sono mezzi che vi sconsigliamo assolutamente: sono pesanti, poco sicure, con scarsa autonomia, e soprattutto con batterie che solitamente smettono di funzionare dopo pochi mesi, se non dopo poche settimane.

Il prezzo di una bici elettrica è determinato principalmente dalla qualità dei componenti utilizzati. Spendendo poco non ci si può aspettare di avere il top della qualità. Le bici elettriche economiche comunque possono essere un buon acquisto, se si è consapevoli dei loro limiti.

Il giusto rapporto Qualità/Prezzo

Intorno ai 800/1000 euro, però si possono già incontrare delle bici elettriche di discreta/buona qualità come quelle della IVEL che ha a listino i modelli base ed anche modelli più evoluti.

Una bici elettrica in questa fascia di prezzo deve avere un telaio in acciaio, una batteria al litio con discreta capacità, un motore del tipo “a spazzole”, un semplice sensore di pedalata, un computer di bordo con le funzioni essenziali…
In definitiva, e ciò che più importa, sarà una bici leggermente pesante e con autonomia ridotta. Se pensate di usarla su percorsi brevi (10-15km) e con nessuna salita, e se non dovete sollevare spesso la bici (per farle fare una rampa di scale ad esempio), allora una bici così potrà lasciarvi soddisfatti. Il nostro consiglio è comunque quello di spendere qualcosa in più ed avere un mezzo di buona qualità.

Attenzione all’assistenza!

È necessario però fare attenzione, soprattutto all’assistenza post-vendita. Cercate delle garanzie precise da parte di rivenditore e produttore riguardo alla disponibilità di pezzi di ricambio, e alla possibilità di sostituzione gratuita in caso di rottura durante il periodo della garanzia. Particolarmente importanti sono le condizioni relative alla durata della garanzia sulla batteria: alcuni produttori offrono una garanzia completa di 2 o persino 3 anni – se le prestazioni della batteria decadono significativamente entro questo periodo, essa vi verrà sostituita gratuitamente.

IVEL è sempre a disposizione per garantirvi il miglior acquisto durevole nel tempo … chiedete ai nostri rivenditori che da anni scelgono la nostra azienda come unico fornitore di bici elettriche (e non solo!)

La nostra offerta di bici elettrica “economica”

La  IVEL 26″ SMART è stata pensata per soddisfare chi presta attenzione soprattutto al prezzo. Pur adottando un allestimento minimalista, la nuova IVEL 26″ SMART non rinuncia a caratteristiche estetiche e funzionali che solitamente si trovano in mezzi appartenenti ad una fascia di prezzo ben più alta. Si tratta di una due ruote a pedalata assistita dall’indole cittadina, pensata per muoversi in tutta praticità nel traffico urbano, per sconfiggere una volta per tutte lo stress da metropoli. Adatta ai percorsi urbani, IVEL 26″ SMART permette di viaggiare ad una velocità massima di circa 25 km/h. Questa due ruote ha un telaio in acciaio, batteria al litio montata in posizione orizzontale ed è proposta nella versione con ruote da 26”, in grado di garantire affidabilità e comfort in ogni condizione.

I MODELLI DI BICI ELETTRICHE IVEL


Ci stiamo riempiendo la vita di troppi oggetti tecnologici …

Torniamo alle origini quando per essere felici bastava una giornata di sole per scoprire il mondo ‘cavalcando’ le nostre fiammanti biciclette!

Quest’anno regala quell’emozione che solo una 2 ruote a pedali può suscitare nei cuori di grandi e piccoli !

Scopri tutti i nostri modelli in promozione nel mese di maggio per regalare e regalarti un po’ di aria all’aperto per staccare con tutta la tecnologia che ci circonda!

Puoi trovare la lista dei rivenditori autorizzati ivel in questa sezione

BICI PIEGHEVOLI IN PROMOZIONE

BICI ELETTRICHE IN PROMOZIONE


Se per hoverboard, monopattini elettrici e simili la legislazione è ancora in fase di transizione, per le bici elettriche il Codice della Strada si è già pronunciato. Bisogna indossare il casco sulla eBike? Si può percorrere una pista ciclabile con la bici elettrica? Serve la patente? Queste alcune domande che ronzano nella testa dei meno esperti, vediamo quali sono le regola da seguire.

Posso percorrere le piste ciclabili con la bici elettrica?

Sì, le eBike possono andare sulle piste ciclabili. In più, seguendo le regole delle bici tradizionali, va ricordato che bisogna condurle a mano su marciapiedi destinati a pedoni. Si può restare in sella negli attraversamenti ciclopedonali che vengono indicati con in quadrati posti al lato delle classiche strisce, anche se visto l’utilizzo misto va adattata la velocità riducendola.

Per gli attraversamenti pedonali, l’obbligo di conduzione a mano scatta nelle situazioni in cui il ciclista rischia di essere un intralcio o un pericolo per i pedoni, ad esempio in spazi stretti con folla numerosa.

Accessori: posso montare un carrello, un seggiolino o le luci?

Partendo dall’illuminazione, le eBike devono utilizzare luci bianche o gialle sull’anteriore e un catadiottro rosso sul posteriore (o un’illuminazione – sempre rossa – di tipo attivo. I catadriotti si trovano poi anche sulle ruote o ai lati del telaio e sono di colore giallo.

Il seggiolino per i bambini può essere montato sulle bici elettriche così come su quelle tradizionali e consente il trasporto per bambini fino a 8 anni, a patto che il dispositivo sia omologato e non intralci i movimenti o la visuale (standard EN14344).

Sulle eBike si può montare un carrello che non super il metro di altezza e i 50 chili di peso, da equipaggiare con le stesse luci o catadiottri previsti per la bici.

Infine è possibile montare accessori come computer di bordo, oggi sempre più vicini a vere e proprie strumentazioni da auto con tanto di navigatorei, supporti per smartphone e action cam. Attenzione alla musica con gli smartphone, vietato isolarsi con le cuffie perché rischia di distogliere l’attenzione dai rumori della città e degli altri veicoli/pedoni. Consentite la chiamate ma solo con vivavoce o auricolare.

pedelec e S-pedelc: qual è la differenza?

Con pedelec, termine a mio avviso terrificante per indicare le eBike, si indica un veicolo dove la forza muscolare è quella che si occupa del moto e il motore elettrico è un supporto. In pratica voi pedalate ma l’elettrico vi aiuta a faticare meno.

Come funziona la eBike? I sensori misurano la potenza fornita dalla nostra pedalata, la relativa cadenza e la velocità della bici elettrica. In base aquesti parametri (e alla modalità di assistenza scelta) si attiva il motore che comunque smette di fornire supporto oltre i 25 km/h: superata questa soglia tocca a voi pedalare senza alcun aiuto (norma valida anche in Europa). La pedelec, che può avere un motore da potenza continua di 250 watt, segue le stesse regole delle bici tradizionali: non serve l’assicurazione, non serve la patente, non c’è bisogno di un’età minima e il casco non è obbligatorio.

S-pedelec sta invece per Speed Pedelec. Il motore resta attivo fino ai 45 km/h, la potenza sale a 500 watt e, a livello di legge (in vigore dal gennaio 2017) , le eBike di questo tipo sonoinquadrate come i ciclomotori. Per guidarle serve il casco, il patentino o la patente AM. Inoltre deve esserci lo specchietto retrovisore, clacson e cavalletto e la bici elettrica va omologata, assicurata e immatricolata. Età minima per guidare la S-pedelec? 16 anni.

Da notare anche che, essendo paragonate ai “cinquantini”, si incappa nella “noia” legislativa relativa ai ricambi, che devono essere omologati e corrispondenti a quelli sul libretto di circolazione.

 eMTB: le mountain bike elettriche e cenni sul fuoristrada

Anche nel caso delle eMTB le regole da seguire sono le stesse se si viaggia su strada. In fuoristrada si incappa nel solito discorso relativo a limitazioni, ecologismo estremo e spesso pregiudizio; discorsi validi per i mezzi a motore e ripresi, anche se in una forma più leggera, per bici e bici elettriche

Il codice di condotta prevede di percorrere solo sentieri dove l’accesso in bicicletta è consentito, evitare quelli limitati ai soli pedoni o le proprietà private, informarsi sulle limitazione delle aree di interesse naturalistico. Portare le ruote al bloccaggio danneggia il sentiero e andrebbe evitato, così come sono da evitare passaggi a velocità folli di fianco agli escursionisti a piedi o il “fuoripista” che influirebbe negativamente sull’erosione causata dalla scorrimento delle acque piovane causa abrasione del manto erboso o del sottobosco.

Il buon senso suggerisce di utilizzare il casco, validissimo salvavita anche in strada, per via dei maggiori rischi di un percorso fuoristrada, dalla radice alla pietra passando per il ramo d’albero…

 


100 km con la bici elettrica su un percorso ideato per raggiungere parchi tematici, cantine e musei del Garda

Un centinaio di chilometri, (98 per la precisione), da percorrere con le biciclette a pedalata assistita, lungo un itinerario che tocca i parchi tematici del Basso lago di Garda. Il turista potrà così programmare un tracciato da percorrere in bici senza particolari sforzi, attraversando una parte di territorio che si estende dalla riva del lago all’entroterra, con panorami mozzafiato, intervallati da visite culturali o enogastronomiche, con tappe alle cantine Masi, ai musei dell’olio e delle auto storiche, o ai parchi divertimento, senza dimenticare una visita agli amici animali del Parco Natura Viva.

E’ il percorso ciclabile studiato da “Verona Garda Bike”, la Rete d’impresa che gode del supporto di Confindustria Verona e il patrocinio della Camera di Commercio di Verona, nata nel 2012 con l’obiettivo di promuovere il cicloturismo sul Lago.

Il tour, diviso in tre anelli e che non presenta particolari dislivelli, può essere percorso frazionato in più giorni: parte da Garda e Bardolino per estendersi nell’entroterra verso Albarè, Rivoli ed Affi, per poi scendere passando da Lazise e Cavaion; da qui il tracciato si collega con la città di Bussolengo, per giungere a Sommacampagna, Villafranca, Valeggio sul Mincio e tornare sulla sponda del lago nei comuni di Peschiera e Castelnuovo del Garda. In questo modo si potranno raggiungere tutte le aziende protagoniste della Rete d’impresa. All’ingresso delle aziende, poi, sarà posizionata una colonnina ricarica batterie ed è in progetto anche la creazione di parcheggi custoditi per le bici elettriche, dal valore commerciale elevato.

E voi siete pronti per la prossima estate a scoprire il lago di Garda sopra la vostra nuova fiammante bici elettrica Ivel? Bene per tutte le informazioni sul progetto, sui percorsi e sulle località da visitare visitate il sito www.veronagardabike.com


La batteria è indubbiamente il componente più importante e più costoso di una bici elettrica a pedalata assistita. È costoso anche nel lungo periodo, perché dopo qualche anno (tipicamente 3, massimo 4) la sua capacità diminuisce e deve essere sostituita.

La soglia al di là della quale si considera che una batteria vada sostituita è l’80% della capacità originaria. Per fare un esempio chiaro, se la batteria ha una capacità originaria di 1000Wh, viene considerata come alla fine del suo ciclo di vita utile quando la capacità diminuisce fino agli 800Wh, cosa che tipicamente avviene dopo 3-4 anni.

Poi non è detto che vada sostituita per forza, se anche 800 o 700Wh sono sufficienti ai nostri scopi e ci permettono di coprire un percorso tipico.

L’importanza delle procedure di carica e scarica

Tuttavia, c’è molto che possiamo fare per massimizzare la vita di una batteria nel lungo periodo. La cosa più importante è fare attenzione ai processi di carica e scarica. I consigli che seguono sono già noti nell’ambiente di chi conosce le batterie al litio, ma la loro bontà è stata recentemente confermata da uno studio tecnico condotto negli Stati Uniti e pubblicato sul Journal of Power Sources.

Il punto principale è questo: più si mantiene la batteria intorno al 50% della carica, e più a lungo durerà negli anni la batteria.

Continuiamo con l’esempio della batteria da 1000Wh, per mantenere i numeri facili da calcolare. Quello che dobbiamo fare è evitare gli estremi di carica o scarica. Quindi:

-evitare di far scaricare la batteria fino a meno del 20% della carica totale

-evitare di ricaricare la batteria oltre l’80% della carica, possibilmente anche oltre il 60%.

Con questi accorgimenti si è visto che le celle all’interno della batteria si deteriorano molto più lentamente del solito, ed è possibile a detta di chi ha condotto lo studio che la batteria duri 6 o anche 8 anni: se fosse vero sarebbe un bel risparmio!

E in pratica?

Qualche consiglio pratico per attuare questi consigli:

-se usate la bici elettrica sempre sullo stesso percorso (esempio: casa-lavoro), cercate di capire di quanto si scarica la batteria.

-se scoprite che potete pedalare lungo il vostro percorso tipico consumando solo poche decine di punti percentuali di carica, allora sapete che potete evitare di ricaricare la batteria sempre al massimo

-potreste anche dotarvi di un secondo caricabatterie da lasciare in ufficio, per dare una piccola ricarica durante la giornata e mantenere lo stato di carica della batteria intorno al 50-60%

-se ogni tanto vi serve di ricaricare la batteria fino al 100% (magari perché volete fare una escursione domenicale e avete bisogno di una lunga percorrenza) non vi preoccupate troppo: i danni alle celle si accumulano nel lungo periodo, e qualche eccezione saltuaria non avrà conseguenze negative.

Le batterie montate sulle bici IVEL

Le batterie utilizzate su tutte le biciclette elettriche IVEL sono ad alte prestazioni costruite con celle Samsung 36 Volt 10.4 Ah Litio-Ioni. Grazie alla sua elevata densità di carica in rapporto a peso e dimensioni esterne permette di immagazzinare elevate quantità di energia in poco spazio e con pesi contenuti.
Ogni batteria è dotata di presa USB per effettuare tutte le diagnostiche della batteria (cicli di ricarica, stato generale, manutenzione, ecc.)

Per i più tecnici queste sono le caratteristiche:

VOLTAGGIO DI CARICA: 42 Volt
CORRENTE DI CARICA: Standadr 0,3C ( 3Ampere)
TEMPO DI CARICA: 5 Ore carica standard
MASSIMA CORRENTE DI SCARICA: 15Ampere
CUT-OFF TENSIONE DI SCARICA: 30V +/- 0.15v
TEMPERATURA DI LAVORO: In carica 0/ +45°C In scarica -20/ +45°C