Graziella: un mito che non tramonta

Graziella l’originale dal 1964

La bicicletta pieghevole Graziella nasce nel 1964 dal progetto creativo di Rinaldo Donzelli.
Il profumo di libertà e l’aria sbarazzina degli anni ’60 si rispecchiano nell’eleganza di questa bici raffinata destinata ad entrare nella storia.
La primissima serie del 1964, prodotta inizialmente a brand Bottecchia dall’azienda Carnielli di Vittorio Veneto (Tv) si distinse subito per la sua straordinaria praticità. Robusta, pieghevole ed unica, la Graziella poteva essere comodamente riposta nel portabagagli delle macchine utilitarie; da piegata occupava infatti uno spazio di 75x60x30 cm per un peso complessivo di 16 kg.
Nel 1971 subì un restyling in cui venne aumentato il diametro delle ruote e furono aggiunti particolari come il portapacchi in tinta.

La Graziella fu prodotta fino alla fine degli anni ottanta. I modelli originali sono oggetto di collezionismo e modernariato.

Ma perché  il nome Graziella è ancora così magico? 

Era magico anche l’anno in cui fu progettata, il 1961, da Rinaldo Donzelli e costruita da Teodoro Carnielli di Vittorio Veneto. Divenne immediatamente un simbolo del made in Italy capace di generare una assoluta novità: una elegante bici pieghevole destinata per oltre 20 anni ad essere un punto di riferimento e quindi di imitazione anche da parte di altre marche come l’Atala, la Legnano, L’Aurelia, la Bianchi ecc…, ma la Graziella era inconfondibile. Uno dei tratti distintivi, oltre al fatto che era la prima pieghevole che si vedeva in Italia, era Il portapacchi che fungeva anche da telaio: non c’erano i consueti foderi e i forcellini erano saldati direttamente al portapacchi. In quel periodo, 20 anni dopo la guerra, la rimonta morale, sociale ed economica dell’Italia era in piena velocità.  E la Graziella arrivò a sconvolgere un mercato che era fatto di bici povere e anche un po’ tristi, passate da padre in figlio. Come si vede dalle prime foto affascinò personaggi famosi e prendendo spunta da una delle foto venne definita “la Rolls Royce di Brigitte Bardot”.

Facile quanto sicura smontabilità

Allo scopo la meticolosa Carnielli montava in dotazione una piccola trousse di attrezzi appositamente realizzati, da inserire in parti dedicate del telaio onde portarli sempre con se. Aveva pure un blocca sterzo inserito nel telaio.

Il marketing di altri tempi

Comperando alcuni modelli  della graziella (per esempio la Graziella Flor) si riceveva in omaggio il 45 giri della Fonit Cetra “io vado sul fiore…vieni anche tu”. Operazioni di marketing che oggi forse fanno sorridere, ma che all’epoca erano vissute dai clienti come una grande offerta: era molto difficile che in famiglia di fosse un giradischi, ma i mangiadischi erano a portata di tutte le tasche e ci stavano sul portapacchi della Graziella: incredibile trovata per sentire musica in giro con gli amici.

DOCEVITA: un classico in chiave moderna con originalità e finiture di gran classe!

Le bici pieghevoli IVEL sono l’interpretazione in chiave moderna con originalità e finiture di gran classe della classica Graziella.  Progettate principalmente per un uso urbano, le bici pieghevoli progettate da IVEL hanno il grande vantaggio di combinarsi con i mezzi pubblici potendo viaggiare, da piegate, su autobus, metro e treni gratuitamente.

Sulle nostre strade torna un must rivisitato IVEL: la bici pieghevole DOLCEVITA ripropone un classico in chiave moderna con originalità e finiture di gran classe.
Ruote di taglia 20″, forcella anteriore con finitura ispirata alle bici degli anni 70 e la possibilità di essere ripiegate grazie ad un meccanismo sul tubo obliquo: sono solo alcune delle caratteristiche che rendono la tua bici IVEL unica e inimitabile …come te!
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