Bici elettriche: guida al Codice della Strada per eBike

Se per hoverboard, monopattini elettrici e simili la legislazione è ancora in fase di transizione, per le bici elettriche il Codice della Strada si è già pronunciato. Bisogna indossare il casco sulla eBike? Si può percorrere una pista ciclabile con la bici elettrica? Serve la patente? Queste alcune domande che ronzano nella testa dei meno esperti, vediamo quali sono le regola da seguire.

Posso percorrere le piste ciclabili con la bici elettrica?

Sì, le eBike possono andare sulle piste ciclabili. In più, seguendo le regole delle bici tradizionali, va ricordato che bisogna condurle a mano su marciapiedi destinati a pedoni. Si può restare in sella negli attraversamenti ciclopedonali che vengono indicati con in quadrati posti al lato delle classiche strisce, anche se visto l’utilizzo misto va adattata la velocità riducendola.

Per gli attraversamenti pedonali, l’obbligo di conduzione a mano scatta nelle situazioni in cui il ciclista rischia di essere un intralcio o un pericolo per i pedoni, ad esempio in spazi stretti con folla numerosa.

Accessori: posso montare un carrello, un seggiolino o le luci?

Partendo dall’illuminazione, le eBike devono utilizzare luci bianche o gialle sull’anteriore e un catadiottro rosso sul posteriore (o un’illuminazione – sempre rossa – di tipo attivo. I catadriotti si trovano poi anche sulle ruote o ai lati del telaio e sono di colore giallo.

Il seggiolino per i bambini può essere montato sulle bici elettriche così come su quelle tradizionali e consente il trasporto per bambini fino a 8 anni, a patto che il dispositivo sia omologato e non intralci i movimenti o la visuale (standard EN14344).

Sulle eBike si può montare un carrello che non super il metro di altezza e i 50 chili di peso, da equipaggiare con le stesse luci o catadiottri previsti per la bici.

Infine è possibile montare accessori come computer di bordo, oggi sempre più vicini a vere e proprie strumentazioni da auto con tanto di navigatorei, supporti per smartphone e action cam. Attenzione alla musica con gli smartphone, vietato isolarsi con le cuffie perché rischia di distogliere l’attenzione dai rumori della città e degli altri veicoli/pedoni. Consentite la chiamate ma solo con vivavoce o auricolare.

pedelec e S-pedelc: qual è la differenza?

Con pedelec, termine a mio avviso terrificante per indicare le eBike, si indica un veicolo dove la forza muscolare è quella che si occupa del moto e il motore elettrico è un supporto. In pratica voi pedalate ma l’elettrico vi aiuta a faticare meno.

Come funziona la eBike? I sensori misurano la potenza fornita dalla nostra pedalata, la relativa cadenza e la velocità della bici elettrica. In base aquesti parametri (e alla modalità di assistenza scelta) si attiva il motore che comunque smette di fornire supporto oltre i 25 km/h: superata questa soglia tocca a voi pedalare senza alcun aiuto (norma valida anche in Europa). La pedelec, che può avere un motore da potenza continua di 250 watt, segue le stesse regole delle bici tradizionali: non serve l’assicurazione, non serve la patente, non c’è bisogno di un’età minima e il casco non è obbligatorio.

S-pedelec sta invece per Speed Pedelec. Il motore resta attivo fino ai 45 km/h, la potenza sale a 500 watt e, a livello di legge (in vigore dal gennaio 2017) , le eBike di questo tipo sonoinquadrate come i ciclomotori. Per guidarle serve il casco, il patentino o la patente AM. Inoltre deve esserci lo specchietto retrovisore, clacson e cavalletto e la bici elettrica va omologata, assicurata e immatricolata. Età minima per guidare la S-pedelec? 16 anni.

Da notare anche che, essendo paragonate ai “cinquantini”, si incappa nella “noia” legislativa relativa ai ricambi, che devono essere omologati e corrispondenti a quelli sul libretto di circolazione.

 eMTB: le mountain bike elettriche e cenni sul fuoristrada

Anche nel caso delle eMTB le regole da seguire sono le stesse se si viaggia su strada. In fuoristrada si incappa nel solito discorso relativo a limitazioni, ecologismo estremo e spesso pregiudizio; discorsi validi per i mezzi a motore e ripresi, anche se in una forma più leggera, per bici e bici elettriche

Il codice di condotta prevede di percorrere solo sentieri dove l’accesso in bicicletta è consentito, evitare quelli limitati ai soli pedoni o le proprietà private, informarsi sulle limitazione delle aree di interesse naturalistico. Portare le ruote al bloccaggio danneggia il sentiero e andrebbe evitato, così come sono da evitare passaggi a velocità folli di fianco agli escursionisti a piedi o il “fuoripista” che influirebbe negativamente sull’erosione causata dalla scorrimento delle acque piovane causa abrasione del manto erboso o del sottobosco.

Il buon senso suggerisce di utilizzare il casco, validissimo salvavita anche in strada, per via dei maggiori rischi di un percorso fuoristrada, dalla radice alla pietra passando per il ramo d’albero…

 

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